Apertura 7 Giugnozona 8

La casa del Tengu

Studio Giorgio Bulzi

artisti

Vincenzo Luca Picone, Anastasia Talana, Vincenzo Zancana

a cura diGiorgio Bulzi

INFO

via Francesco Londonio, 22

dalle 18:00 alle 23:00

sinossi

Lo studio e residenza di Giorgio Bulzi, pittore, calligrafo, praticante di arti marziali giapponesi e studioso di dottrine Indù, subirà l’incursione di tre giovani artisti: un viaggio metamorfico nel territorio dell’Eurasia.

descrizione

All’alba, ad Oriente, prima dell’alba, nell’aurora primordiale, prima dell’AURORA, dove ha origine il tutto. Da qui siamo partiti, e qui dovremo tornare, battendo la lunga via che attraversa EURASIA. A piedi, a cavallo, cammello e poi dromedario, e poi di nuovo a piedi. Le vergini a dorso di muli carichi d’oro, il Khan le protegge. Niente tende solo stelle, che il sorriso degli Dei dobbiamo studiare tutta la notte. E poi lo sciamano che canta e batte sul suo tamburo tumm-tumm-tumm, accanto al fuoco si dilegua, si trasforma in animale. Lo osserva distratto un fumatore d’oppio, troppo ebbro per capire. Ma noi dobbiamo proseguire, ci aspettano, ci aspettano sulla montagna. Dalla METROPOLI alla Vetta, al Picco dell’Avvoltoio, al monte KURAMA. Ancora in cammino i DHARMA BUMS, sempre sotterranei nei vellutati sotterranei, nomadi esperti della VIA 道, esperti nelle arti magiche in cerca della spada magica, quella che dà la vita. A Karakoroum, a metà strada, l’altra metà con un balzo, fino al monte KURAMA, a casa del TENGU.
Giunti alla FINE DEL MONDO (che paura!), i Dharma Bums si acquietarono in delicato riposo, che la GRANDE OPERA era compiuta. Si fa per dire, perché alla fine erano solo all’inizio. La PORTA DEL TENGU È APERTA, il TORII è spalancato. 

Il percorso artistico di Vincenzo Luca Picone (Palermo 1992), si profila attraverso una continua ricerca interdisciplinare. Attraverso il suo forte richiamo al passato, indaga su nuovi elementi dando origine a un percorso basato sul carattere identitario dell’uomo. Il suo operare artistico si concretizza mediante l’uso combinato di diversi medium e molteplici forme. Un progresso continuo denota la sua attitudine sperimentale che lo rende proprio di un tracciato in continua evoluzione.

 Vincenzo Zancana (Salemi 1991) indaga i processi e meccanismi su cui si basa il rapporto uomo-oggetto. Una relazione spesso analizzata sotto molteplici aspetti: memoriali, sessuali, ossessivi o meramente consumistici. La frammentazione, l’accumulo, la mutazione, l’archiviazione o catalogazione sono i processi visivi che analizza collocando in nuove realtà elementi comuni. Interpreta attraverso vari medium quali stampa, scultura e video, qual è il senso empirico della relazione simbiotica tra i soggetti.

 Anastasia Talana (Iglesias 1990) attraverso vari medium realizza opere site-specific attingendo dal luogo designatogli. Le sue opere spaziano dalla fotografia al video fino ad arrivare all’installazione e performance. La ricerca che porta avanti si nutre di un tessuto storico, etimologico ed antropologico filtrato però da un cinismo di fondo, che diventa amalgama del suo operato. Il fruitore è volutamente trasportato in una situazione non chiara dove è indotto a fare più domande piuttosto che ricevere risposte.

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La casa del Tengu // Studio Giorgio Bulzi

Lo studio-appartamento di Giorgio Bulzi, che ospita la mostra La casa del Tengu, è uno scrigno segreto che rivela un mondo appassionato e avventuroso legato all’Asia. Libri, piante, memorie, scritti, cornici, piatti, scale con simboli di vario genere e che appartengono al curatore Bulzi dialogano con le opere di Vincenzo Luca Picone, Anastasia Talana e Vincenzo Zancana.

Autore Marta Sòllima

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