Apertura 4 giugnozona 2

Fanzine Reading

Compulsive Archive

artisti

Giulia Vallicelli, altr*

INFO

via Natale Battaglia, 23

dalle 18:00 alle 21:00

sinossi

Partendo dall’idea di archivio come materia viva, in grado non solo di raccontare il passato ma anche di far riflettere sul presente, verranno presentati e letti estratti di fanzine, articoli e volantini. I testi, datati anni Novanta-primi Duemila, documentano forme e strategie di comunicazione che, con l’avvento di internet, da lì a poco sarebbero cambiate per sempre.

descrizione

Compulsive Archive è archivio, pubblicazione in divenire e progetto a lungo termine teso a riscoprire e valorizzare l’editoria punk meno conosciuta, quella delle fanzine Riot Grrrl e QueerCore prodotte in Italia tra i Novanta e gli anni Zero. Centinaia di fanzine, dischi, feticci, bollettini, lettere su carta e prime email, raccolte negli anni da Giulia Vallicelli, rappresentano il cuore di Compulsive Archive, collezione e archivio con base a Milano, che intende mantenersi vivo attraverso differenti attività e momenti di confronto. Partendo dall’idea di archivio come materia viva, in grado non solo di raccontare il passato ma anche di far riflettere sul presente, in occasione di Walk-In Studio verranno presentati e letti estratti di fanzine, articoli e volantini. I testi, datati anni Novanta-primi Duemila, documentano forme e strategie di comunicazione che, con l’avvento di internet, da lì a poco sarebbero cambiate per sempre.

 Giulia Vallicelli (Roma, 1979. Vive e lavora a Milano) Filmmaker e archivista video, si occupa di conciliare immagini e suoni di epoche e formati diversi. Negli anni Novanta è stata coinvolta attivamente nella produzione e diffusione di editoria e musica indipendente, che ha conservato con cura.

Galleria fotografica

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Compulsive Archive // Fanzine Reading

Quali sono le conseguenze di un impulso implacabile a collezionare? Un gigantesco archivio che ha bisogno di spazio. Come un corpo che cresce e vuole più aria per respirare, muoversi e mutare. Il corpo dell’archivio è mutante, mai definito, prendersene cura è quindi più complicato.

Autore Silvia Marzorati

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