| Sesso | sVEnTRO | Carità | Epentesi bizzarre per arte differenziata

Dal 5 al 9 ottobre, in occasione di Walk-in Studio 2021, lo studio DOPAPINE presenta | SESSO | sVEnTRO | CARiTÀ | Epentesi bizzarre per arte differenziata, una mostra a cura di Andrea Contin, Andrea Kvas, Manuel Esposito e Aronne Pleuteri con Luca Francesconi, Domenika Georgiou, Ludovica Gugliotta, Marta Pierobon e Vittoria Toscana.

Si chiama zeppa o, più desueto, epentesi, il gioco enigmistico in cui si trasforma una parola o una frase in un'altra tramite l'inserimento al suo interno di una lettera o di una sillaba. Da questa pratica, applicata senza premeditazione ai bidoni della raccolta differenziata dello studio DOPAPINE, è nata la triade di parole che dà il titolo all’evento per Walk-in Studio 2021. Senza nessuna intenzione simbolica SECCO, con due cediglie applicate alle "C", è diventato SESSO, VETRO con una "s" e una "v" è diventato sVEnTRO e CARTA, con una "i" e un’accento sulla "A", è diventato CARiTÀ.

La leggerezza con cui è nato questo calembour è diventato il titolo ideale per la prima apertura pubblica dello studio DOPAPINE, a lungo rimandata per la pandemia, perché racconta perfettamente il clima che si respira all’interno dello studio dove gli artisti/coinquilini, diversi per formazione, esperienza, stile ed età, collaborano e si influenzano continuamente gli uni con gli altri nella costruzione delle opere, nella critica reciproca, nella condivisione di strumenti, oggetti e idee.

Con questo spirito ludico, che caratterizza le modalità operative quotidiane dello studio, ognuno dei tre termini di | SESSO | sVEnTRO | CARiTÀ | è stato assegnato a ciascuno degli artisti di DOPAPINE, per creare un progetto espositivo composto da tre micro mostre, che rispecchiassero le diverse identità presenti in continua interazione tra loro.

Manuel Esposito e Aronne Pleuteri curano quindi assieme SESSO, invitando Domenika Georgiou, Ludovica Gugliotta e Vittoria Toscana, Andrea Kvas lavora su sVEnTRO con Marta Pierobon mentre Andrea Contin riflette sulla CARiTÀ con Luca Francesconi. Ne risulta un progetto d’insieme surreale fin dalle prime battute, dove termini casuali diventano misura patafisica dell’universo quotidiano della produzione artistica, in uno spazio di per sé particolare, pieno di opere, oggetti e stranezze come in una Wunderkammer, abitato da artisti che riescono a mettere in relazione produttiva le loro differenze in un turbine creativo eccezionale, perfettamente rappresentato sia dall’assurdo ma concretissimo titolo di questa progetto che, dall’idea che tutto, sia esso materiale o immateriale, in quel processo viene riciclato, riutilizzato e condiviso.

DOPAPINE, nome anch’esso ludico e surreale creato da Andrea Kvas, evoca suggestioni che vanno dagli ormoni endogeni alle minacce vernacolari del Nord-Est, nello stesso spirito di invenzione continua che caratterizza lo studio e i suoi occupanti.