giovedì 7 ottobre 2021zona 9

Walk-in Studio VIR Guest

VIR Viafarini-in-residence & Archivio Viafarini

artisti
VIR Viafarini-in-residence: Bislacchi, Sofia Bordin, Emanuele Caprioli, Matheus Chiaratti, Margherita Mezzetti, Silvia Mantellini Faieta, Silvia Paci, Shuai Peng, Greta Pllana, Bea Roggero Fossati, Chiara Ventura, Shaoqi Yin, Luca Zarattini, Federica Zianni
 
Archivio Viafarini alla Fabbrica del Vapore: Rebecca Agnes, Federica Belli, Julia Krahn con Camilla Marinoni e Maria Luigia Gioffrè, Marco Mazzi, Yara Piras, Vera Pravda, Francesco Stelitano

a cura diViafarini

INFO

via Procaccini, 4 - Fabbrica del Vapore 

via Carlo Farini, 35

dalle 11.00 alle 20.00

sinossi

VIR Viafarini-in-residence per Walk-in Studio 2021 offre l’opportunità a un artista di realizzare un lavoro di impronta relazionale in dialogo con gli artisti in residenza nel periodo di settembre. L’artista parteciperà con il suo lavoro all’Open Studio previsto il 5 ottobre 2021. Il progetto si avvale della collaborazione dei curatori del Biennio specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali di NABA: Stefano Cavaliero, Jonathan Colombo e Arianna Tremolanti. Il gruppo di curatori presenterà il progetto Ephemera frutto dell’ascolto e dello scambio con gli artisti in residenza a VIR.

descrizione

VIR Viafarini-in-residence per Walk-in Studio 2021 offre l’opportunità a un artista di realizzare un lavoro di impronta relazionale in dialogo con gli artisti in residenza nel periodo di settembre. L’artista parteciperà con il suo lavoro all’Open Studio previsto per Walk-in Studio il 5 ottobre 2021. Il progetto si avvale della collaborazione dei curatori del Biennio specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali di NABA: Stefano Cavaliero, Jonathan Colombo e Arianna Tremolanti. Le candidature per Walk-in Studio VIR Guest saranno valutate insieme agli stessi artisti in residenza e ai curatori di NABA.

In occasione di Walk-In studio Viafarini apre le porte delle sue sedi per una restituzione delle ricerche degli artisti che partecipano al programma di residenza presso VIR Viafarini-in-residence e Archivio Viafarini e dei giovani professionisti e creativi ospitati presso Lotto 15 alla Fabbrica del Vapore. All’Archivio Viafarini, alla Fabbrica del Vapore: Francesco Stelitano presenta Wisdom of Uncertainty, un lavoro basato sulle dinamiche vulnerabili e mutevoli alla base del nostro vivere. Vera Pravda tra pittura e scultura riflette sul superamento del dualismo tra natura e cultura. Federica Belli indaga il formato fotografico con scatti in cui la nozione tradizionale di opera d'arte appare del tutto superata. L’indagine fotografica e performativa di Julia Krahn si interroga sul valore dalla memoria nella costruzione dell’identità. Shaoqi Yin propone un’indagine sul rapporto e la relazione tra essere umano e ambiente. Shuai Peng decostruisce il concetto d’identità granitica in favore di una soggettività sempre in mutamento. Rebecca Agnes attraverso diverse tecniche (disegno, ricamo, video) colleziona storie nate dalla sovrapposizione della sua esperienza con quella delle altre persone.

A VIR Viafarini-in-residence, in via Farini 35: Luca Zarattini presenta le sue opere pittoriche nelle quali processi di stratificazione e sedimentazione sono i protagonisti. Bislacchi (Matteo Santacroce) adotta un linguaggio pittorico che, utilizzando la tela come mezzo espressivo, si interessa di spazio, forma e colore. Paul Devens indaga il rapporto tra spazio espositivo e opera d’arte attraverso una pratica interdisciplinare che si muove tra suono, architettura, video e performance. Bea Roggero Fossati indaga le potenzialità del mezzo fotografico in relazione a discorsi sull'antropocene, l'ambiente, la fisica quantistica, la geologia e la biologia. Silvia Paci presenta la propria ricerca dove l’identità viene interpretata come una modalità del vivere che si sviluppa continuativamente in relazione alla vita. Margherita Mezzetti riflette sull’immagine cristallizzata attraverso il ritratto, e dunque sulla rappresentazione del soggetto che ne eleva le fattezze a icona devozionale. Chiara Ventura indaga le correlazioni tra le condizioni fisiche e psichiche, tra i movimenti e l’emotività, attraverso una ricerca che riguarda l’empatia, il sé e l’Altro, il corpo, lo sguardo, la violenza. I lavori presentati da Sofia Bordin attraversano spazi organici e artificiali, seguendo le tracce mutevoli delle realtà materiali in cui coesistono forme umane e non umane. Greta Pllana propone la sua pratica pittorica dove ricordi spesso anonimi di vita quotidiana si interfacciano alla simbologia e agli archetipi che mescolandosi aspirano a ricreare momenti universali. Matheus Chiaratti presenta la propria produzione artistica interdisciplinare che si muove tra letteratura, storia dell'arte, narrazioni di fantasia e fiction. Silvia Mantellini Faieta propone un’analisi della realtà e delle relazioni esistenti tra memoria individuale e memoria collettiva, passando attraverso le strutture che creano rapporti interpersonali, azioni quotidiane e pratiche di convivenza. Emanuele Caprioli indaga la proiezione come materia "pittorica" immateriale presente in uno spazio fisico.

Viene presentato anche il progetto Ephemera a cura di Stefano Cavaliero, Jonathan Colombo e Arianna Tremolanti che intende mettere a fuoco quella parte del lavoro quotidiano in Atelier che si configura come lo scarto fra ideazione e realizzazione di un lavoro: istanze invisibili e silenziose che l’opera nasconde pur essendone intrisa. Il progetto si è sviluppato attraverso una serie di incontri documentati con un microfono ambientale che vertono su tematiche non necessariamente legate all’arte o al lavoro, ma che gli stanno attorno e influenzano inevitabilmente il processo di ricerca.

VIR Viafarini-in-residence & Archivio Viafarini

Galleria fotografica

Galleria articoli

Sperimentazioni collettive

Opere eterogenee plasmano lo spazio dello studio, aperto e in continua trasformazione, e sembrano esperimentare modi di stare insieme.

Autore Gabriella Kolandra

Uno spazio, più moltitudini

In occasione della terza edizione del Festival degli Spazi e Studi d’artista, l’Archivio ViaFarini ribadisce le sue qualifiche di spazio relazionale, dinamico e plurale. In un luogo dalla forte identità culturale, che conserva l’impronta delle diverse esperienze artistiche e civili che ivi si sono susseguite e sovrapposte, i lavori dз artistз testimonia come il cuore della residenza artistica non stia tanto nell’oggetto d’arte quanto nel processo, nei continui ed inevitabili scambi che la condivisione di uno studio offre ed incoraggia.

Autore Stefano Cavaliero

VIR Viafarini-in-residence & Archivio Viafarini